Moda sostenibile

  • 2 Dicembre 2020

Green is the new black

Questa settimana accendiamo un faro su una tematica molto interessante e sensibile, la moda sostenibile e quindi le aziende più impegnate in tale attività con le loro azioni e impatto sull’intero mercato internazionale.
Da quando le Nazioni Unite hanno stilato gli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso la serie dei 17 obiettivi ad esso interconnessi, siamo tutti noi attori e protagonisti in prima linea della strategia mondiale per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti.
I goals della Nazioni Unite coinvolgono uno ad uno campi di azione fondamentali per le economie mondiali ed inevitabilmente anche il campo dell’economia è stato chiamato ad adottare scelte sostenibili nella loro catena produttiva garantendo così ai propri consumatori la possibilità di scegliere in maniera consapevole i propri capi di abbigliamento.

Racconteremo la moda sostenibile presentandovi quattro marchi che ciascuno nella loro categoria di appartenenza hanno adottato modi sostenibili di produrre il proprio abbigliamento.
In primis partiamo con un marchio italianissimo: Par.Co Denim.
Azienda bergamasca, con intera filiera produttiva Made in Italy, realizza i propri capi grazie a catene di artigiani locali della propria zona produttiva e garantisce l’utilizzo di materiali fortemente sostenibili.

E’ infatti il cotone biologico, certificato GOTS (Global Organic Textile Standard), il tessuto chiave dei loro prodotti, cotone approvvigionato secondo alti criteri ambientali nonché attraverso una produttività della materia prima rispettosa dei criteri sociali di tutela e un utilizzo non indifferente di materie prime riciclate certificate GRS (Global Recycle Standard).
Tutte le altre materie che coinvolgono il processo produttivo dei jeans Par.Co Denim sono nickel free e cruelty free, riuscendo così l’azienda a garantire ai propri clienti una produzione che non utilizza metalli e materiali di origine animale per gli accessori.

Un altro marchio questa volta tedesco che rispetta alti standard di sostenibilità è il marchio Esprit, marchio sostenibile ed anche molto affordable sul mercato.
Le collezioni sono sostenibili e l’azienda sul proprio website promuove anche un proprio blog sostenibile.

La materia prima per eccellenza utilizzata da Esprit è infatti il cotone organico nonché colori naturali per le tinte dei propri capi grazie all’iniziativa EarthColors di Archroma che promette anche l’utilizzo di bassi consumi energetici ed idrici per la realizzazione di questi capi.
Il denim è realizzato con cotone biologico e fibre riciclate, le spedizioni dei capi Esprit sono a impatto zero sull’ambiente grazie all’impegno dell’azienda tedesca nel compensare le emissioni rilasciate nell’ambiente con l’investimento nella forestazione ed in progetti green.
L’azienda è plastic less quindi non utilizza al suo interno in alcuna attività aziendale la plastica.

Un altro marchio interessante dal punto di vista delle scelte sostenibili nel suo ambito produttivo è infine Sabirah.
Sabirah è un nuovissimo marchio di moda femminile di lusso che abbiamo scoperto grazie al settimanale Elle Italia e che generosamente ci sta seguendo anche sui nostri social.

A capo dell’azienda vi è Deborah Latouche che alla London Fashion Week ha avuto modo di esordire splendidamente con la prima collezione di questa etichetta promettente.
Tratti caratteristici della creatività di Latouche sono l’innovazione, l’alta moda dei tessuti preziosi e stylish e ovviamente i tagli sartoriali.
Le stoffe utilizzate da questa azienda rispettano una policy altamente etica e sostenibile nell’intera filiera produttiva.
Sabirah utilizza infatti tessuti di lusso in stoffa derivanti spesso da scarti di case di alta moda realizzando ogniqualvolta capi unici, essenziali, talvolta trionfali e allo stesso tempo sostenibili.

Questi i nostri marchi preferiti in termini di sostenibilità e se anche voi li trovate interessanti non vi resta che procurarvene uno, soprattutto in questi giorni uggiosi di pioggia autunnali.

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Autore

Daiana Cotoara

Nata nel 1989, Daiana Cotoara fin da piccola è appassionata di arte a 360° e curiosa della Bellezza che ci circonda, quella Bellezza che come avrebbe detto Fëdor Dostoevskij, salverà il mondo.

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