L’albero di Natale

  • 9 Dicembre 2020

Naturale o Artificiale?

Tema della settimana è come avrete intuito l’antispreco, il Non Sprecare come ben ricorda una bellissima realtà web dello stesso nome con una mission aurea.
Se il nostro Flash è stato dedicato alla valorizzazione dei nostri avanzi commerciali elogiando i Waste Warriors di Too Good To Go e i loro follower virtuali e non, il post di questa settimana è dedicato all’albero di Natale.

Per la precisione, il post è dedicato al dilemma della scelta di un albero di Natale tassativamente sostenibile, rispettoso dell’ambiente ma che sia anche bello esteticamente e pieno di fascino come solo il Natale sa essere in quanto a festività.

Vi presenteremo alcune opzioni di scelta dell’albero di Natale e attendiamo i vostri commenti in merito all’ardua missione.

In primis, la scelta potrebbe ricadere su un albero di Natale naturale, che devo dire è quello che sceglierei sempre io, venendo da un’infanzia che ancora in mente e nell’olfatto mi rimembra l’odore e direi profumo fantastico dell’abete sempre verde.
Fin da piccola, era tradizione nel mio paese, la Romania, andare a scegliere l’abete ideale al mercato, in una zona speciale riservata solo alla vendita di questi alberi. Si trattava di uno spazio ampio e pieno di questi maestosi abeti e la scelta doveva ricadere assolutamente sul più bello, folto, alto e slanciato abete, quello che per la sua altezza di sicuro sarebbe arrivato al soffitto della nostra sala.

Beh, tutto questo in Italia non l’ho ritrovato, e sarà sicuramente perché l’Italia non è un paese ricco di boschi di pini ed abeti come la Romania ma un sapore ed un accenno a questo mio ricordo, l’ho ritrovato nei simbolici abeti che Ikea annualmente propone ai propri clienti, con una vendita davvero interessante ed in chiave etico sostenibile sorprendente.
Questi alberi, ricorda Ikea, “provengono da piantagioni apposite e il loro abbattimento non intacca quindi il patrimonio boschivo del territorio. Una volta passate le feste possono essere poi avviati al compostaggio, innescando così un circolo virtuoso.”

Inoltre, “Riconsegnando l’albero di Natale in IKEA tra l’8 ed il 20 gennaio 2021, insieme allo scontrino, riceverai un buono di importo pari al prezzo di acquisto, che potrai spendere nei negozi IKEA in Italia dall’8 al 31 gennaio 2021.”
Quale proposta migliore, dell’avere in casa un albero di Natale naturale, che non ha alcun impatto sull’ambiente e che una volta riportato in sede, ci permette anche di acquistare qualche prodotto di design carino e nordico per la nostra casa.
Se la scelta invece dovesse ricadere su un’altra tipologia di albero di Natale, beh, allora si tratterebbe sicuramente di un acquisto di un albero artificiale – che sì, è vero che sarà di plastica e quindi poco sostenibile, ma che potremmo riutilizzare anno dopo anno senza altri sprechi sullo stesso tema.

In Italia, io ho optato su tale scelta e devo dire che mi sono sempre trovata bene, scegliendo per lo più abeti artificiali il più possibile simili a quelli naturali, nella chioma folta, nell’altezza media e nel colore il più verosimile possibile all’abete che troviamo nei boschi.
Leroy Merlin sulla sua sezione web Community, ne propone tantissimi di alberi artificiali ed altrettanti allestimenti interessanti e tassativamente sostenibili.

Dunque, il dilemma tra albero di Natale naturale ed artificiale potrebbe trovare risposta in questo nostro post esplicativo dell’una o dell’altra versione ma di certo, sia se sceglierete l’albero naturale che quello artificiale, se seguirete i nostri suggerimenti sulla scelta di entrambi, effettuerete un’azione sostenibile e rispettosa dell’ambiente, in piena chiave green e conscious.

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Autore

Daiana Cotoara

Nata nel 1989, Daiana Cotoara fin da piccola è appassionata di arte a 360° e curiosa della Bellezza che ci circonda, quella Bellezza che come avrebbe detto Fëdor Dostoevskij, salverà il mondo.

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