#MFW FW 2018/2019

  • 4 Marzo 2018

I must have della prossima stagione autunno inverno

La Milano Fashion Week appena trascorsa è stata la settimana più cool meneghina di questi primi freddi mesi dell’anno.

Anche noi abbiamo cercato di assaporare il clima che oltre alle frange, alle palette vivacissime e ai chiffon, sapeva di fortissima creatività.

Infatti, forse questi anni sono gli anni più vivi se vogliamo così definirli delle maggiori maison in quanto per molte di queste, del calibro di @Gucci, @Fendi, il timone è stato passato ai giovani creativi da parte delle famiglie storiche che detenevano questi storici marchi della moda.

Ma andiamo per ordine.

Con gli occhi e non solo, abbiamo cercato di captare tendenze, sensazioni, appeal attraverso due canali: il web e le visite alle maison che ci sono sembrate le più dettanti linee creative di moda nel panorama attuale per il prossimo autunno/inverno.

Sì quindi ai live della @CameradellaModa che ha presentato le sfilate delle principali case di moda e sì alle passeggiate nei posti più suggestivi milanesi come Via della Spiga e Via Montenapoleone.

Cosa abbiamo visto in passerella?

Beh, gli stilisti questa volta parlano chiaro.

Per il prossimo autunno/inverno i must have che detteranno non solo le leggi del gusto ma anche quelle commerciali troviamo:

Le Stampe

prima fra queste la stampa Barocco e anni ’80 e ’90 di @Versace – la maison della medusa resta fedele al classico reloaded dei temi barocchi tanto amati e promossi da Gianni Versace e li reinterpreta su raffinati tessuti quali la seta delle camicie e dei foulard in uno stile preziosissimamente pieno.

Allo stesso tempo Versace si reinventa con l’uso sugli abiti di questa sfilata di stampe fortemente pop dai toni vivaci, super fluo, sui quali abbina pezzi del passato barocco in un super contrasto esplosivo.

I Monogram

ritorno deciso dei monogram delle storiche maison della moda, parliamo in prima istanza di Fendi e Gucci.

Fendi stavolta ripropone il monogram escludendolo il più possibile dal total look ma abbinandolo con eleganza sui dettagli delle iconiche borse, scarpe ed accessori il tutto in una combinazione tecnochic super cool su toni pastello.

Gucci, dal canto suo, attraverso l’abile maestria della sua mente creativa Alessandro Michele, riprende spunto dal passato per presentare un presente che è già futuro in maniera chirurgica quindi rimessa in vita – da un passato ormai superato ad un futuro pieno di possibilità.

Presentando la propria sfilata come una sala operatoria, Alessandro Michele al suo interno ne diventa il chirurgo che su quel palcoscenico sensazionale rappresenta come lui stesso ha ribadito “l’atto creativo di inventare delle possibilità”.

Cosa ne emerge?

Il dualismo e la dicotomia d’identità attraverso il taglio e cuci dello stilista/chirurgo che con maestria assembla gli elementi ed i materiali tra loro alla ricerca di una propria coerenza al fine di render fede a quella che è la natura umana.

Il monogram vintage di Gucci dunque viene ad abbracciare chiffon dai toni tenui, tessuti preziosi e ricercati, velluti, sete e gli accessori tanto cari al creativo di Gucci – monili, ossi, teste di animali che impreziosiscono i modelli. Ma Gucci stavolta non è solo questo perché oltre agli abiti vestaglia ibridi alle quali basi si accomodano slippers e scarpe da ginnastica con loghi da videogioco, è anche spettacolo ed arte allo stato puro: in passerella sfilano modelli con teste mozzate, cuccioli di drago, occhi come accessori che diventano un’elegia della celebrazione delle diversità atemporali che si confondono in un tutt’uno che è il modello che le veste.

Il modello dunque noi, siamo i protagonisti di tutti i tempi che ci appartengono e che cuciti addosso a noi vestiamo tutti i giorni.

La Brassière

questo must have super femminile lo abbiamo visto da Versace e dalla coppia @Dolce&Gabbana.

Dalla maison Versace la brassière è un flashback d’autore intestato a Gianni Versace.

In seta, con dettagli in pizzo sulle spalline, la brassière di Versace è rigorosamente barocca, vivida e “croccante” , infatti tale particolare stampa, qualora non lo sapeste, è realizzata con un’antica tecnica artigianale, secondo cui l’inchiostro viene trasferito a mano sul tessuto usando diverse matrici per ogni tinta.

In Sicilia, invece, a casa di Dolce&Gabbana, la brassière è da sempre stato il simbolo per antonomasia di un intero disegno creativo di questi stilisti, sempre presente, elegante, ma mai banale e ogni volta reinventato.

Un’apertura di sfilata a dir poco spettacolare anche quella di questi due designer i quali hanno deciso di far volare le borse in passerella grazia all’aiuto di una squadra di droni.

La parola d’ordine come in Gucci è anche qui il mix – da Dolce e Gabbana parliamo di mix di tradizione e robotica questa volta.

Un front row tecnologico con una sfilata orchestrata sulle note della Cavalleria Rusticana all’insegna di un mood “mistico” siciliano, tra canti religiosi, suon di campane e un cancello di una chiesa Fashion Devotion in fondo alla passerella trasformata in una vera e propria processione.

Sfilano così le donne di Dolce&Gabbana, tra angeli, Madonne e simboli sacri promuovendo con maestria la donna siciliana icona di femminilità e sensualità – è ovvio dunque che un elemento così femminile come la brassière non poteva mancare!

Gli Accessori

infine gli elementi che sembrino dettare legge sulle passerelle sono stati gli accessori:

dalle cinture di Versace agli occhiali big ma leggeri di Gucci per finire agli stessi gioielli della maison.

Sono oro le collane preziose di Versace che riprendono lo stile reale milanese d’altri tempi, oro i dettagli delle borse della casa della medusa e delle cinture super strette al girovita.

Sono big ma leggeri gli occhiali da sole o da vista di Gucci e di Fendi, trasparenti i primi, color pastello i secondi.

Per trarre le conclusioni, quel che è emerso da questa settimana della moda milanese nel vedere le diverse sfilate e trend che le maggiori maison hanno dettato, è che tutto si reinventa all’uso di chi indosserà con testa alta questi capi – il contemporaneo della moda, come nell’arte, altro non è che un’idea che facciamo nostra e condividiamo con il collettivo affermando noi stessi.

In questo, forse il creativo più abile del momento è proprio Gucci e tutte le altre maison vengono a seguire.

Vi lasciamo quindi con un finale a sorpresa regalandovi alcune foto dal backstage di Gucci ricevute su gentile concessione da un’amica che lavora per la maison.

Avrete modo così di toccare con gli occhi più da vicino il profumo di tessuti preziosi, linee sartoriali eccellenti, dettagli super curati – abiti di un rinascimento contemporaneo immersi in una sinestesia senza fine.

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Autore

Daiana Cotoara

Nata nel 1989, Daiana Cotoara fin da piccola è appassionata di arte a 360° e curiosa della Bellezza che ci circonda, quella Bellezza che come avrebbe detto Fëdor Dostoevskij, salverà il mondo.

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