Trekking a passo di pecora
Durante il mese di agosto, abbiamo scelto di trascorrere delle vacanze a passo d’uomo e di pecora se così vogliamo definirle, alla scoperta della natura e delle sue fantastiche risorse in compagnia di un piccolo gruppo molto affiatato – con l’associazione Vai col trekking Sicilia , abbiamo intrapreso la transumanza con un centinaio di pecore de La Porta dei Parchi , meraviglioso bioagriturismo maestosamente gestito dal visionario Nunzio e la sua famiglia.
La Porta dei Parchi è un progetto divenuto realtà che è tangibile nella sua estrema funzionalità da ciascun singolo visitatore che avrà modo di mangiare, dimorare, trascorrere dei giorni in questo bellissimo luogo.
Il bioagriturismo è uno spazio dove la tradizione incontra l’innovazione, uno spazio plurisensoriale che offre infatti molte attività legate alla natura del posto tra le quali ricordiamo i buonissimi prodotti lattiero-caseari dell’azienda, la scuola in fattoria, la possibilità di svolgere attività in qualità di WWOOFER e non per ultima la transumanza.
Bellissima l’iniziativa Adotta una pecora attraverso la quale potrete avere prodotti caseari eccellenti periodicamente da La Porta dei Parchi.
Molti ora si chiederanno in cosa letteralmente consista l’attività della transumanza. In sostanza, la transumanza serve ad assicurare al bestiame un buon pascolo e un clima ottimale per tutto l’arco dell’anno. Lo spostamento di greggi, accompagnati da cani e talvolta cavalli, è un rito che si ripete da secoli, per assicurare un pascolo fresco in ogni stagione.
Giorno 1
La nostra transumanza fin dal primo giorno in cui siamo arrivati ad Anversa degli Abruzzi , paesino ai piedi di cui si trova il bioagriturismo di Nunzio, ha assunto sapori piacevolissimi, generosi e di festa.
Ci siamo ritrovati tutti a La Porta dei Parchi e dopo le presentazioni ci siamo recati nella piazzetta di Anversa dove musicisti del posto ci aspettavano con grandi sorrisi e motivi musicali allegri e d’altri tempi.
A tavola la sera, nel bioagriturismo a farci compagnia c’erano piatti della tradizione abruzzese con formaggi buonissimi, carni saporite ed uno staff giovane ed accogliente a servirci piatti gustosissimi. Con noi presenti anche i musicisti del paesino con i quali abbiamo riso e cantato fino a mezzanotte e oltre intonando versi delle nostre singole regioni, dal Trentino e fino giù nello stivale.
Giorno 2
La vera e propria transumanza ha preso il via la mattina presto del nostro secondo giorno di permanenza a La Porta dei Parchi.
Alle 6:30 eravamo pronti con zaino in spalla, acqua fresca e scarponi comodi per partire non con le pecore della nostra transumanza ma per primo con un gruppetto di capre del bioagriturismo insieme al pastore Dorel, i nostri cavalli, per poi in altura trovare le nostre pecore e con loro il pastore macedone Faradin.
Con Dorel, pastore rumeno giovanissimo e abile, siamo arrivati insieme alle nostre capre fino ad un quarto dell’intero percorso della nostra giornata per poi degustare una merenda ottima dello staff del bioagriturismo La Porta dei Parchi e poi proseguire il nostro cammino fino in altura dove ad attenderci c’erano finalmente le nostre pecore da portare in transumanza.
Le pecore, in una giornata estremamente calda, cercavano rifugio il più possibile negli anfratti ombrosi e si raggruppavano fino a formare delle grandi masse morbide e molto compatte e nulla poteva smuoverle.
Fin da subito abbiamo preso confidenza con le tecniche dei pastori nel guidarle e con versi variegati e coloriti abbiamo fatto sempre il possibile per farle avanzare e raggiungere la nostra e la loro meta finale in alta montagna.
La giornata del nostro trekking a passo di pecora si concludeva con l’arrivo nel borgo dimenticato di Frattura con una vista piacevole sul Lago di Scanno.
Una volta scesi nel borgo di Scanno, che dà l’impressione di essere un piccolo paesino nordico di montagna, abbiamo passeggiato per le sue curatissime vie, scoprendo un luogo signorile, elegante e d’altri tempi.
Qui l’arte orafa è il fiore all’occhiello del borgo abruzzese accompagnata dall’arte del tombolo. A Scanno si può visitare il negozio Di Rienzo, storica oreficeria del posto dove troverete doni preziosi e un piccolo museo al suo interno con narrazioni di questa bellissima arte che continua a vivere nei secoli.
Giorno 3
Il terzo giorno abbiamo ripreso il gregge ed abbiamo continuato la transumanza lungo boschi incantevoli, pinete, valli, fino ad arrivare al rifugio Iovanna che ci ha ospitati per la notte con l’accoglienza familiare del suo staff e piatti anche qui gustosi e tipici della tradizione abruzzese.
Il terzo giorno è stato il giorno cuore della nostra transumanza, il gruppo era compatto, sentiva il proprio impegno nel guidare le pecore tenendo conto delle indicazioni dei due pastori, sorrisi e respiri lunghi quanto le salite intercalavano il tempo e lo spazio che ci avvolgeva.
Al rifugio Iovanna ci siamo dimenticati della dimensione urbana di ciascuno di noi, circondati dai cavalli e dalle pecore della nostra transumanza, da una natura vergine, dalle stelle che splendevano chiare e potenti sopra alle nostre teste.
Giorno 4
Il quarto giorno, sveglia presto e pronti di nuovo a ripartire con le nostre pecore di nuovo seguendo il loro passo ed andando sempre più in alto, verso l’alpeggio. Nel percorso abbiamo attraversato valli profondissime, pendii dolci e la natura era nostra compagna fidata ed amorevole.
Arrivati all’alpeggio abbiamo incontrato l’altro gruppo di pecore del bioagriturismo, che erano lì con il pastore anche lui rumeno Constantin che in quel istante teneva tra le mani un capretto appena nato – che bel incontro; che bel traguardo, che bei momenti. I cani da pastore maremmano ci facevano festa, eravamo tutti gioiosi in una maniera infantile, primordiale, autentica.
All’alpeggio abbiamo lasciato le nostre pecore ed il pastore Constantin, i cani, i cavalli e siamo ritornati verso il bioagriturismo con la pace nell’animo per quanto trascorso, per quanto ricevuto.
La transumanza ci ha donato momenti splendidi che abbiamo voluto raccontarvi per consigliarvi di intraprendere anche voi lettori questa bellissima attività storica quanto l’essere umano per ritrovare la malinconia negli occhi di un pastore come Faradin, la fierezza di Dorel, la gioia di Constantin, la gioia di un gruppo come il nostro, camminatori della vita, l’abilità della nostra guida Attilio, il sogno di Nunzio.
Anversa degli Abruzzi e La Porta dei Parchi vi aspetta con tutte queste emozioni.